Palazzo d’Ayala Valva

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PALAZZO VIA D’AYALA

Il palazzo d’Ayala Valva venne molto probabilmente costruito per volontà di Ignazio Marrese, dell’antica e nobile famiglia dell’aristocrazia tarantina, ed è sicuramente il più maestoso fra quelli prospicienti il Mar Grande con ingresso dalla via Le Fogge, oggi via Paisiello. Contava trenta stanze fra piano nobile e secondo piano oltre alle stalle, alla pagliera e ai magazzini posti al piano pedaneo. Il palazzo poggia sul cinquecentesco bastione Marrese, unico superstite della cinta fortificata della città, comunicante con il palazzo di cui costituisce il piano cantinato. Ha rivelato, durante i saggi effettuati, la presenza di ambienti riferibili alle più antiche strutture fortificate e di grandi cisterne di acqua piovana e  di pozzi di acqua sorgiva e di una neviera, forse databile già alla fase di costruzione del palazzo.

STORIA

Nel corso dell’Ottocento, Francesca Antonia Marrese, figlia di Scipione Maria, sposò  Saverio D’Ayala portando in dote il palazzo. I D’Ayala-Valva  ne fecero sicuramente la residenza nobiliare più sontuosa della città bimare, cancellando nei prospetti le precedenti architetture e rinnovando gli interni che si arricchirono di pregevoli decorazioni di gusto rinascimentale: la Sala del Convivio, la Biblioteca, la Sala delle Porcellane, il Salotto con il soffitto ligneo e con un dipinto ad olio su tela di grandi proporzioni, raffigurante l’Apparizione di S. Francesco agli ammalati, attribuito a Pacecco de Rosa.

Nel 1880 Roberto D’Ayala vendette il palazzo a  Matteo Pagliari, benemerito avvocato massafrese, improvvisamente venuto a mancare il 29 giugno del 1883, così il palazzo, disabitato per diversi anni, nel 1981 venne vincolato ed espropriato dal Comune di Taranto che lo ha destinato a sede museale. Nel 1988 è iniziato il restauro dell’edificio, ma dopo un primo intervento i lavori si sono fermati ed il palazzo, abbandonato, ha subito una serie di furti. Oggi soffitti lignei decorati a motivi floreali, porte di noce, camini e scalone monumentale in marmi pregiati, specchi con cornici dorate e raffinati damascati non sono più esistenti.

INFORMAZIONI

Il Palazzo d’Ayala Valva di Taranto è uno dei palazzi più prestigiosi del Borgo Nuovo della città. Fu costruito nel XIX secolo da un discendente tarantino della famiglia d’Ayala Valva, di origine spagnola, e fu sede della Prefettura della città dal 1923, data di istituzione della Provincia di Taranto, fino al suo trasferimento nel nuovo e prospiciente Palazzo del Governo. Il palazzo ha l’ingresso in via Anfiteatro.

STRUTTURA

L’edificio è di grandi proporzioni, e si sviluppa su tre piani. Il prospetto principale si presenta con un’ampia finestratura e particolari architettonici in stile liberty, con un grande portale all’ingresso principale, un lungo balcone con la ringhiera in ferro battuto al primo piano, e un balcone di dimensioni più piccole al secondo piano. Gli accessi ad entrambi i balconi sono affiancati su ogni lato da due colonne di ordine corinzio.

All’interno, l’atrio si presenta con due grandi padiglioni decorati, che fungevano anticamente da rimessa per le carrozze, e le cui parti superiori si differenziano nei due ambienti, pur essendo ugualmente dominate dai fregi del casato e dai lupi e dalle taccole dello stemma di famiglia.

Fino al 2016 ha ospitato l’Istituto Musicale Paisiello di Taranto e alcuni uffici dell’Amministrazione Provinciale di Taranto.

Monica Quarta http://www.tarantosisvelasalvemini.it/monica-quarta/

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